A noi la mafia ci fa schifo, per la legalità facciamo il tifo!

Il 21 Marzo ad Ostia si è celebrata la giornata nazionale della memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie,  perché nel giorno del risveglio della natura possa rifiorire la primavera della verità e della giustizia sociale. Questo giorno è ormai da anni la giornata in cui l’associazione Libera ci fa ricordare tutte le vittime di mafia attraverso manifestazioni in cui partecipano tante persone. Anche quest’anno, in circa quattromila piazze italiane si sono svolti diversi eventi, iniziative e manifestazioni per ricordare tutti coloro che si sono sacrificati nella lotta contro la mafia. La manifestazione principale si è svolta a Locri, non solo perché così è stato richiesto dalle famiglie delle vittime, ma perché bisogna dare un messaggio di speranza ad una terra che soffre ancora la presenza della ‘ndrangheta.

Anche la nostra scuola ha partecipato all’evento. Eravamo tantissimi, ma il pensiero era uno solo: manifestare tutti insieme in memoria di tutte quelle persone innocenti uccise dalla mafia. Abbiamo manifestato, camminando per oltre un chilometro con striscioni e cori per mostrare il nostro disgusto verso le mafie. Lungo tutto il percorso abbiamo cantato a voce alta  un coro che esprime il nostro sentimento più forte:

“A NOI LA MAFIA CI FA SCHIFO, PER LA LEGALITÀ FACCIAMO IL TIFO!”

Arrivati al pontile, c’era un palco dove i collaboratori dell’associazione Libera hanno accolto i parenti di alcune vittime di mafia che ci hanno ricordato la loro storia. Dopo di che, diversi ragazzi sono saliti sul palco per leggere il numerosissimo elenco delle novecento vittime: bambini, donne e anziani, perché la mafia non guarda in faccia nessuno. Ci è stato esplicitamente chiesto di non applaudire ad ogni singolo nome, ma soltanto alla fine, perché non ci sono vittime più importanti di altre, non ci sono vittime che meritano di essere ricordate e altre di essere dimenticate, perché le vittime hanno tutte la stessa importanza; sono tutte persone che si sono sacrificate per il bene comune, per il futuro di noi giovani, per la speranza di chi viene dopo.

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