Cosa vuol dire biologico?

 

La parola BIO  deriva dal greco “BIOS” cioè “vita“.

Quando sulle etichette degli alimenti si trova questa dicitura significa che sono ottenuti con tecniche tradizionali e/o rispettose per la natura. Viene dunque eliminato l’uso di ogni tipo di sostanze chimiche come anti-parassiti, coloranti, conservanti ecc.

Per tutelare le produzioni agro-alimentari tipiche di alcuni territori, legate alla cultura e alla storia del prodotto stesso, la legislazione italiana ed europea hanno introdotto delle norme:

  • IGP : Indicazione Geografica Protetta. 
  • DOP : Denominazione di Origine Protetta.

 Esse hanno a che fare con l’origine (intesa come territorio nativo) dell’ alimento e lo rendono unico e riconoscibile rispetto ad altri prodotti dello stesso genere. Il cibo prima di arrivare sulle nostre tavole fa un percorso chiamato “FILATURA“, più essa è breve (filatura corta) migliore è la qualità; spesso per indicare un tragitto molto breve (< 1 km) si usa l’espressione KM 0.

La maggior parte dei prodotti è, però, soggetta a trattamenti da parte delle industrie, che permettono una grande e varia quantità di alimenti anche fuori stagione. Ma una sana alimentazione prevede che si rispetti la stagionalità dell’ alimento; bisogna però che gli alimenti freschi siano consumati in tempi brevi altrimenti si rovinano.

Importantissima, per gli alimenti, è l’etichetta. Essa serve per riconoscere le caratteristiche del prodotto:

  1.  DENOMINAZIONE: nome.
  2. INGREDIENTI: elencati in ordine di quantità.
  3. INFORMAZIONE NUTRIZIONALE: segnala la quantità di calorie e nutrienti.
  4. QUANTITÀ: peso o volume.
  5. SCADENZA.
  6. CONSERVAZIONEtemperatura, umidità e luce a cui deve essere sottoposto. 
  7. NOME DEL PRODUTTORE
  8. LUOGO E MODALITÀ DI PRODUZIONE

Il 16 Dicembre 2016 la NORMATIVA EUROPEA SULLE ETICHETTE NUTRIZIONALI entra in vigore anche in Italia. L’obbligo riguarda gli alimenti prodotti industrialmente. 

Esempio di tabella nutrizionale

Simbolo dell’ IGP