In catene

Il 25 Febbraio 2019 nel plesso di via Scartazzini si è tenuta una rappresentazione teatrale sul bullismo. Parlava di un uomo che faceva una chiacchierata con tre dei suoi vecchi compagni di scuola superiore. Il primo con cui parla è un ragazzo di nome Marco che lui prendeva sempre in giro perché era basso ma sognava di diventare un giocatore agonistico di pallacanestro e fidanzarsi con la più bella della classe. Scoprirà che i suoi desideri alla fine si sono avverati ed aveva sposato la ragazza più bella della classe inoltre era diventato un giocatore professionista di pallacanestro.

Il secondo era un ragazzo di nome Simone che il bullo prendeva in giro perché aveva un problema alle gambe. Anche lui aveva un sogno: voleva vincere delle gare di corsa. Nel corso della sua vita ha scoperto le gare para-olimpiche, ha partecipato e le ha vinte.

La terza era una ragazza di nome Arianna, in un momento di intimità il bullo le aveva fatto un video, e subito dopo lo aveva postato sui social mostrandolo a tutti. La ragazza per sfuggire alle conseguenze di quel video, ormai virale su internet, aveva dovuto cambiare persino nazione, ma anche lì quel video continuava a perseguitarla. Ovunque lei andava c’era sempre una persona a dirle : “Ma tu sei quella del video ?”.

Il bullo alla fine si mise le catene addosso così come in passato le aveva messe alle sue vittime… Aveva imparato che il suo comportamento non gli aveva permesso di stringere amicizie vere e autentiche.