Roma: la città più bella!

Io sto studiando i Romani a scuola, e non vedo l’ora di conoscere tutta la “storia”! Ho deciso di farvi un riassunto del primo periodo di questa grande civiltà.

Tanto tempo fa i Latini si stabilirono sul Colle Palatino. Scelsero una posizione molto favorevole per l’agricoltura, l’allevamento, la pesca e la navigazione, la zona era sulle rive del Tevere, il fiume più importante dell’Italia centrale. Il Tevere era navigabile, quindi era una fondamentale per gli scambi commerciali e gli spostamenti.

Con il tempo questi villaggi sorti sui colli vicini al fiume si unirono e formarono un’unica città: Roma. Secondo la tradizione il primo periodo è detto Età regia e si riferisce all’epoca che va dal 753 a.C. al 509 a.C. durante la quale Roma fu guidata da sette re. Di questo periodo non abbiamo fonti certe, quindi molte parti sono avvolte nel mistero.  Nel 509 a.C., quando Tarquinio detto il Superbo venne cacciato da Roma, finì la monarchia e venne instaurata la repubblica.

Secondo la leggenda i re di Roma furono sette, primo fra tutti Romolo, il fondatore. Questa poesia narra le loro gesta.

 

Romolo della città fu re fondatore

a lui vanno in eterno gloria ed onore.

Numa Pompilio fu religioso e pio

fece costruire un tempio per ogni dio.

Tullo Ostilio fu re guerriero

di fratelli Orazi andava fiero.

Anco Marzio gran costruttore 

del porto di Ostia fu l’inventore.

Tarquinio Prisco etrusco di gran civiltà

di case in muratura riempì la città.

Servio Tullio assai intrapendente

di mura cinse Roma per difendere la gente.

Di questi bravi re a rovinar la reputazione 

ci pensò Tarquinio il Superbo, un gran prepotente.

Fece tanti guai e deluse così i Romani

che lo scacciarono e non vollero più sovrani!

 

Vi è piaciuta? Spero di sì

La leggenda della fondazione di Roma

La leggenda narra che Amulio, fratello del re Numitore di Alba Longa, dopo avergli usurpato il trono, costrinse la figlia Rea Silvia, a diventare una sacerdotessa in modo che non potesse avere eredi che minacciassero il trono di Amulio. Il dio della guerra Marte però, si innamorò di lei e dalla loro unione nacquero due gemelli: Romolo e Remo. Amulio, che temeva che uno dei due gemelli potesse pretendere il trono, si infuriò, fece uccidere Rea Silvia e ordinò di eliminare anche i due gemelli, ma chi aveva ricevuto l’incarico non ebbe il coraggio di farlo e li abbandonò sulla sfonda del fiume Tevere. Una lupa li trovò e li allattò come se fossero i suoi cuccioli. Dopo un po’ di tempo, li trovò un pastore che li portò nella sua casa e li allevò insieme a sua moglie. Quando divennero grandi e forti, venuti a conoscenza delle loro origini decisero di vendicarsi. Riuscirono a restituire il trono al nonno, il re Numitore e da lui ottennero il permesso di fondare una città. Per decidere chi tra i due fosse destinato a fondare la città, si affidarono al “volo degli uccelli”: chi ne avrebbe visti di più sarebbe stato il prescelto dagli dei. La leggenda narra che nacque una disputa tra i due fratelli sul numero degli uccelli che avevano osservato. Sembra che alla fine Romolo abbia colpito Remo, forse perché aveva oltrepassato il solco sacro in segno di sfida. Romolo fondò così la città di Roma e divenne il primo dei sette re.

 

 

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