I meteoriti

Uscita del 31/01/13

Il giorno 31/01/13 io e alcuni miei compagni di classe e delle altre terze tra cui: Michela Villella, Nicolas Severini, io(Alessandro Di Già), Martina e Sara Ehrlich, Lisa Shokry e Federico Zona; siamo andati all’ istituto tecnico industriale statale (ITIS) Armellini e lì ci hanno presentato la struttura, in particolare l’aula magna dove abbiamo conosciuto due docenti universitari che ci hanno parlato dei corpi celesti, tra cui le comete, i pianeti, gli asteroidi e soprattutto dei meteoriti. Poi ci siamo spostati in un’altra aula, nella quale ci hanno fatta una vera e propria lezione sui meteoriti.

I METEORITI   

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I meteoriti sono frammenti di rocce provenienti da pianeti, comete e asteroidi, i quali si sono formati dalla condensazione dei gas, successivamente a causa dell’accrescimento per effetto della gravità, differenziazione a causa della densità e metamorfismo a causa dell’omogeneità. I meteoriti sono di tre diverse tipologie:

1.   Sideriti: sono solamente metallici;

2.   Condriti: sono roccio-ferrosi e contengono condrule;

3.   Acondriti:sono roccio-ferrosi ma non contengono condrule.

(le condrule sono dei filamenti metallici all’interno del meteorite.)

Per vedere se si è trovato un vero meteorite ci sono due diverse teorie:

1.   le figure di wiomantatten: sono figure presenti solo nei meteoriti bisogna tagliare e levigare il meteorite in questione,e poi per far risaltare le strutture viene trattato con il Nitol  (alcol etilico + HNO3 al 5-15%);

2.   proprietà magnetica: se la roccia viene attratta da una calamita c’è molta probabilità che sia un meteorite.

 La vita su Marte si è dimostrata con un fossile di verme trovato in un meteorite proveniente da questo pianeta.I meteoriti marziani si riconoscono perché contengono gas nobili in grande quantità che si trova solo su Marte e anche per il colore dato a causa della forte presenza di ferro.

I meteoriti si trovano spesso nei deserti rocciosi, perché a differenza degli altri deserti su questo il cratere rimane e non viene coperto ne da sabbia (deserto sabbioso) ne va a finire sott’acqua (deserto ghiacciato).

Qui è riportata una recensione su un meteorite caduto da poco in Russia:

Meteorite caduto in Russia 15-02-13

Il meteorite caduto in Russia il 15 febbraio scorso, frammentandosi nei cieli di Chelyabinsk, era una condrite ordinaria, uno degli oggetti più antichi del Sistema Solare. Contiene un minerale chiamato olivina, composti di zolfo e ossigeno, e il 10% circa di ferro. E’ quanto risulta dai primi esami su 53 frammenti raccolti a terra, tutti molti piccoli, del diametro compreso fra 0,5-1 centimetri.

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A parlare delle prime analisi dei frammenti è il giornalista scientifico della rivista Nature, Geoffrey Brumfiel, sul blog della rivista dove cita l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Il contenuto dei frammenti è simile agli oggetti che popolano la fascia principale di asteroidi, compresa fra Marte e Giove, e quindi si ipotizza che il ‘sasso cosmico’ possa essere arrivato da lì.

I frammenti, spiega Nature, sono stati analizzati da una spedizione di ricercatori russi dell’università degli Urali che ha raccolti i campioni nel lago di Chebarkul. Secondo gli ultimi dati della Nasa, il meteorite che ha colpito la Russia aveva un diametro compreso fra 15 e 17 metri e pesava circa 10.000 tonnellate.

Mentre i ricercatori russi stanno analizzando i frammenti altri studiosi, spiega Nature, stanno analizzando i dati raccolti da una rete di stazioni a infrasuoni progettata per monitorare i test atomici. Ben 17 stazioni, di cui una situata in Antartide, hanno raccolto il riverbero dell’esplosione nell’atmosfera e l’Organizzazione Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty che gestisce la rete, sottolinea Nature, l’ha definita l’esplosione più grande mai rilevata dal loro sistema.

Sono una cinquantina i frammenti ritrovati domenica sera del meteorite esploso venerdì sopra i cieli siberiani. I frammentiimagesCAB01LRI sono stati subito inviati all’Università di Ekaterinburg per essere analizzati. Il frammento più grande misura circa 1 centimetro. Secondo le prime analisi si tratta di una condrite con un contenuto in ferro di circa il 10%. Quindi il tipo più comune di meteoriti, chiamate condriti L. Gli scienziati russi non escludono che in fondo al lago Chebarkul possa trovarsi un pezzo più grande di 50-60 cm di diametro.

 FERITI E TESTIMONIANZE

Circa 50, rinvenuti vicino al lago ghiacciato Cherbarkul dove venerdì è avvenuto l’impatto col corpo celeste. Sale intanto il bilancio dei feriti: 1491, colpiti soprattutto da schegge di vetro a causa dell’onda d’urto. La testimonianza dell’equipaggio che volava vicino a Chelyabinsk: “un bagliore a dritta e poi un calore forte al viso..”

 MOSCA – Il meteorite che venerdì si è disintegrato provocando uno spettacolare sciame nei cieli sopra gli Urali russi e causando il ferimento di oltre un migliaio di persone, ha lasciato tracce: sono una cinquantina i piccoli frammenti ritrovati dagli scienziati dell’università degli Urali vicino al lago ghiacciato Chebarkul, ritenuto il luogo dell’impatto. 

Ieri il ministero per le situazioni di emergenza russo aveva detto di aver sospeso, senza risultati, le ricerche di eventuali residui, ma oggi gli scienziati hanno detto di “aver inviato a Ekaterinburg dei frammenti ritrovati”. Secondo il capo della spedizione, membro dell’accademia delle Scienze, Viktor Grokhovski, questo meteorite appartiene alla categoria dei condriti”, un termine che indica un tipo di meteorite roccioso, composto per il 10% da ferro. “Poiché abbiamo ritrovato solo dei frammenti, immaginiamo che il blocco principale sia sul fondo del lago”, ha detto Grokhovski – citato dall’agenzia Interfax -, ipotizzando che misuri circa 50-60 cm. Il frammento più grande tra quelli ritrovati ieri è di circa un centimetro. Lo scienziato ha inoltre proposto di chiamare il meteorite con il nome della località più vicina,// // ossia quella di Chebarkul, come si usa fare comunemente. Per recuperarlo, però, serviranno fondi per una nuova spedizione.

Continua, intanto, a salire il bilancio dei feriti in seguito alla pioggia di frammenti di meteorite che venerdì ha colpito la zona di Chelyabinsk. Secondo i dati del ministero della Sanità – riportati dall’agenzia Rbc – sono 1.491 le persone che finora hanno chiesto aiuto al personale medico. Tra queste, 311 sono bambini. Secondo le autorità, al momento i ricoverati sono 46, di cui 21 in condizioni di media gravità. La maggior parte dei feriti è stata colpita da schegge di vetro, provenienti dalle finestre di edifici, frantumatesi a causa dell’onda d’urto.

Ed emergono nuovi particolari sulla misteriosa pioggia dal cielo che ha terrorizzato la regione degli Urali centrali in Russia: il meteorite ha rischiato di colpire un aereo, che in fase di discesa è passato accanto al corpo celeste. Un testimone oculare riferisce che il calore era talmente forte gli ha “infiammato” il viso. “Si è rotto in tre pezzi poi ho visto questi enormi detriti. Volavano di lato, un forte bruciore…”, ha raccontato il copilota del velivolo Sergei Kotov. “Stavamo avvicinandoci a Chelyabinsk, eravamo già in fase di discesa, preparandoci per l’atterraggio, quando ho visto un bagliore luminoso a dritta”, ha confermato Alexander Arkhipov, il comandante dell’equipaggio del bombardier Crj-200 della compagnia aerea tatara Bars Aero che ha “sfiorato” il corpo celeste.

httpv://www.youtube.com/watch?v=cY4Cp5bseZU

Autori:  Alessandro, Nicolas, Michela, Sara, Martina, Lisa e Federico.