Miguel Benancio Sànchez – La corsa di Miguel

Originario del nord Argentina, nacque a Bella Vista il 6 novembre 1952.

Miguel aveva l’abitudine di scrivere: annotazioni sulla vita quotidiana, note sull’allenamento con la squadra di calcio e poesie.

Un giorno, rileggendo le note prese a bordo campo, sottolinea la sua velocità di gambe e decide di correre.

Nel 1974 ottiene un posto fisso alla banca di Buenos Aires, così abbandona la squadra e si dedica all’atletica.

Dopo la San Silvestre avrebbe fatto anche una gara chiamata “La travesìa de la plata” in Uruguay.

Il giovane maratoneta rientra in Argentina dall’ultima San Silvestre, cena e va a letto.

Alle tre di notte sei o otto persone armate bussano alla porta di casa Sànchez, anzi, la sfondano, cercando un certo “Miguel Angel Sànchez”.

Questi uomini, forse militari, buttarono all’aria tutto, cercando libri rivoluzionari, aprirono gli armadi e trovarono una bandiera argentina, così lo portarono via.

Nel quartiere ricordano il giovane mentre veniva portato nella Ford Flacon verde, che sparisce senza lasciare traccia.

Ancora oggi, dopo 36 non si sa nulla del corpo, se sia vivo o morto.

Nel 1998, con un reportage, i giornalisti Ariel Scher e Victor Pochat ricostruirono la sua vicenda che attirò l’attenzione di Valerio Piccioni, che ne ha tratto un libro e una corsa annuale “La corsa di Miguel”.

La prima corsa fu a Roma nel 2000 e vide la partecipazione di più di 300 podisti.

Oggi migliaia di persone partecipano a questa gara, replicata in tutto il mondo; tutti i partecipanti sulle pettorine portano il nome e il volto di Miguel.

 

“Para vos, atleta”

Para vos atleta
para vos que sabés del frío, de calor,
de triunfos y derrotas
para vos que tenés el cuerpo sano
el alma ancha y el corazón grande.
Para vos que tenés muchos amigos
muchos anhelos
la alegría adulta y la sonrisa de los niños.
Para vos que no sabés de hielos ni de soles
de lluvia ni rencores.
Para vos, atleta
que recorriste pueblos y ciudades
uniendo Estados con tu andar
Para vos, atleta
que desprecias la guerra y ansías la paz.

 

Traduzione

Per voi atleti 
per voi che sapete di freddo, di calore, 
di trionfi e sconfitte 
per voi che avete il corpo sano 
l’anima ampia e il cuore grande. 
Per voi che avete molti amici 
molte aspirazioni 
l’allegria matura e il sorriso dei bambini. 
Per voi che non sapete di gelo né di sole 
di pioggia né rancore. 
Per voi, atleti 
che percorrete i villaggi e le città 
unendo Stati con il vostro camminare 
Per voi, atleti 
che disprezzate la guerra e anelate la pace.