Vento di crisi in Europa

L’Europa dei nostri giorni sta vivendo un drammatico momento di crisi economica che ha colpito un po’ tutti ,ma in maniera piu’ diretta le classi sociali piu’ svantaggiate. In Italia i dati sulla disoccupazione sono veramente drammatici: quasi tre milioni di disoccupati (che diventeranno tre milioni e mezzo nel corso del 2013). La disoccupazione giovanile ha superato il 35% dei giovani compresi tra i 16 e i 24 anni. Un giovane su tre non lavora, uno su quattro si e’ rassegnato e il lavoro ha smesso di cercarlo. Il potere d’ acquisto dei salari e delle pensioni e’ calato drasticamente. Il progressivo aumento dei prezzi  crea enormi problemi ai bilanci delle famiglie: arrivare alla fine del mese senza fare debiti, e’ diventata un’ impresa non da poco. E’ stato chiesto ai ragazzi delle seconde classi di analizzare, anche tramite le recenti lezioni di storia, la situazione attuale, magari cercando di stabilire collegamenti con le crisi economiche e sociali di epoche precedenti, in particolare, la crisi economica nell’ Europa del XVI secolo, quella del 1929, quella del secondo dopoguerra e quella attuale. E’ stato chiesto infine come quest’ ultima ha avuto ripercussioni nella stabilità e negli stili di vita all’ interno delle loro famiglie.

Leggi i contributi degli studenti qui sotto

 

L a Crisi

La crisi nel 16° secolo era diversa da quella che c’è oggi perchè prima c’èra la voglia di guardare il futuro e di ricominciare.Per esempio alla fine della seconda guerra mondiale dopo tutti i disastri accaduti c’era ancora la voglia di continuare e guardare avanti.

 

La crisi colpisce ancora

Nel Seicento ci fu una crisi che coinvolse tutta Europa.
Oggi, invece, sono quattro i Paesi maggiormente in crisi: Spagna,Italia, Portogallo e Grecia. Quello che è più in crisi è la Grecia: ogni mese per pagare stipendi, pensioni, ecc. deve chiedere dei prestiti al fondo monetario internazionale. Poi ci sono Portogallo e Spagna, che più o meno sono allo stesso livello. Ma anche in Italia ci sono grossi problemi di tenuta finanziaria poichè il debito pubblico aumenta in continuazione, mentre il sistema produttivo del Paese si è bloccato e non produce più ricchezza. (Mirea)

 

La società italiana

crisi-italiaIn Italia c’è più crisi che mai;siamo messi proprio male.Il governo è formato da gente disonesta; dovremmo prendere dei politici cordiali ed esperti.Per me dovremmo migrare. Comunque siamo tutti nell’ambito della crisi, ma alcune persone non rinunciano agli ultimi modelli di cellulari,  ma non toglie che la crisi c’è. Lo stato non è più in grado di intervenire per migliorare la situazione. (Angelo)

Gli italiani non sono piu’ come prima, non hanno speranze e non fanno niente, non protestano, la voce del popolo siamo noi; noi siamo il popolo senza ideali che  non arriva da nessuna parte, sembriamo degli ignavi! E allora lottiamo e vinciamo la crisi, insieme, noi italiani, come una volta, con speranza e con voglia di uscirne  fuori. (Ilaria)

 

La Crisi economica

Verso il  1550 la Spagna era il paese più ricco d’Europa… ma adesso è diventato il paese più povero d’Europa . Anche l’ Italia alla fine del XVI secolo entrò in una fase di decadenza e anche adesso  la crisi è fortissima e si sente sopratutto nelle famiglie perchè l’ IMU, la benzina , il mutuo e le tasse costano troppo e molti non ce la fanno a pagare tutto. Sembra tutto  molto giusto perchè i poveri devono sempre pagare e i ricchi no. Anche in Portogallo c’è molta crisi perchè molti mi dicono che anche lì non ce la fanno ad arrivare a fine mese perchè ci sono molte cose da pagare….  :’3

 

La crisi ha portato solo svantaggi economici e civili che hanno colpito principalmente le classi più deboli,lasciando però intatte le classi più alte composte da politici, persone nell’ambito della politica e dell’amministrazione dello Stato. Si era più felici,ovviamente,senza la crisi.La crisi ha portato molte persone a perdere il lavoro su due piedi. Questo avviene perchè le aziende non producono e quel poco prodotto non viene venduto poichè è a caro prezzo.Tutto questo ha determinato la chiusura di industrie e di fabbriche e un progressivo aumento della disoccupazione.Molte persone,con a carico le famiglie,si trovano sull’orlo del baratro. (Valerio)

La crisi aumenta sempre di più, tutte le persone la sentono. Quindi diventa sempre più difficile andare avanti. Tutto sta  aumentando, sempre più aziende in fallimento,ovvero sempre più disoccupati. Nel nostro paese non c’è mai stato un governo stabile e quindi la crisi c’è sempre stata. Nel nostro Paese la prevalenza di poveri è altissima e i ricchi non ci sono quasi più e se magari ci fossero, loro non pagherebbero mai le tasse,non pagano mai niente,mentre per noi poveri le tasse non finiscono mai. Il nuovo presidente Monti ha anche imposto una nuova tassa, l’IMU,e così i soldi non ci sono più. La crisi provoca danni a tutti i cittadini. In poche parole la CRISI ECONOMICA è la causa di tutto questo. (Marcello)

 

Una crisi economica  è un cambiamento traumatico e stressante oppure una situazione sociale instabile e pericolosa. La crisi economica che dura dal 2008 al 2013 ,ha avuto avvio dai primi mesi del 2008 in seguito ad una crisi di  natura finanziaria. Dalla metà degli anni 70 la creazioni di nuovi strumenti finanziari,i progressi della tecnologia, hanno prodotto un rafforzamento del ruolo della finanza internazionale all’interno del sistema economico,  tanto che oggi il peso economico dei prodotti finanziari supera quello della produzione mondiale di beni e servizi. attraverso l’impiego delle riserve accumulate dai paesi esportatori di petrolio e da alcuni paesi asiatici grazie ai surplus commerciali, hanno determinato la creazione di forti indotti di liquidità finanziaria utilizzati anche per scopi speculativi.

Nel seicento ci fu una crisi che coinvolse tutta Europa. Oggi, invece, sono quattro i Paesi maggiormente in crisi: Spagna, Italia, Portogallo e Grecia. Quello che è più in crisi è la Grecia: ogni mese, per pagare stipendi, pensioni, ecc. deve chiedere dei prestiti al fondo monetario internazionale. Poi ci sono Portogallo e Spagna che più o meno sono allo stesso livello. Ma anche l’Italia ha grossi problemi di tenuta finanziaria poichè il debito pubblico aumenta in continuazione, mentre il sistema produttivo del Paese si è bloccato e non produce più ricchezza. Con la crisi economica sono aumentate le tasse , la disoccupazione. Quando siamo ritornati dalle vacanze di natale abbiamo ritrovato la nostra aula tutta bella pulita e pitturata di celeste e hanno ripulito tutto grazie ai nostri genitori. Hanno  aggiustato la porta del bagno dei maschi, è stato una bella sorpresa ritrovare la scuola in questo stato.

                                                                           

       Si vota!imagesCAYKS9ES
 
Anche se in pochi voteranno.. perchè non si sa chi votare…Sono tutti corrotti,e nessuno migliorerà l’Italia.Alla fine della 2° guerra mondiale, anche se tutto era distrutto,c’era la voglia di uscire da quella situazione distruttiva: gli uomini si sono rimboccati le maniche e si sono dati da fare,invece adesso questi politici pensano solo ad arricchirsi. (Giulio)